Emanuela Orlandi, shock: "Due bacetti e un addio". Cosa nascondeva quel gesto
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Emanuela Orlandi, shock: “Due bacetti e un addio”. Cosa nascondeva quel gesto

Pietro Orlandi

Emanuela Orlandi: un amico racconta un inquietante “addio” pronunciato dalla giovane una settimana prima della scomparsa.

A oltre quattro decenni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, tra le tante testimonianze raccolte negli anni, spunta ora una nuova rivelazione da un’amico d’infanzia: Pierluigi Magnesio.

L’uomo è uno degli ultimi a vederla prima della sua scomparsa, come scritto da Il Messaggero e riportato da Il Giornale, ed ha raccontato di essere stato salutato in modo inquietante dalla ragazza poco prima che svanisse nel nulla. Cosa è successo?

Emanuela Orlandi - Pietro Orlandi

Lo “strano” saluto di Emanuela Orlandi all’amico

Pierluigi Magnesio e Emanuela Orlandi si conoscevano fin da piccoli. Entrambi vivevano all’interno delle Mura Leonine e frequentavano l’Azione cattolica presso la parrocchia di Sant’Anna in Vaticano.

Come ha raccontato dall’uomo durante un’intervista condotta dal giornalista Igor Paturno, il loro rapporto era di semplice amicizia, ma la giovane gli avrebbe lasciato un ricordo indelebile con quel saluto pronunciato in un momento che – col senno di poi – appare sospetto.

Una settimana prima della sua scomparsa – ha dichiarato – mi salutò con due bacetti, dicendomi ‘addio‘”. All’epoca non aveva dato troppo peso a quella parola, forse pronunciata in modo scherzoso o affettuoso. Tuttavia, considerando gli eventi successivi, quel saluto ha assunto un significato inquietante.

Il 22 giugno 1983, giorno della scomparsa, l’amico incontrò la giovane per l’ultima volta. “Incontrai Emanuela per caso verso le 16 e mezza, io rientravo dentro il Vaticano per andare a casa e lei usciva, mi disse poi che aveva appuntamento con la sorella Cristina al Palazzaccio alle 19 all’uscita dalle lezioni di musica e lei mi invitò, vuoi venire?“, ha raccontato.

Alle 18, il giovane amico si presentò puntuale al luogo concordato, Castel Sant’Angelo, ma Emanuela non arrivò mai. Preoccupato, andò persino a cercarla alla scuola di musica che la ragazza frequentava, ma nessuno l’aveva vista.

La telefonata e la strana proposta di lavoro

Un ulteriore dettaglio che ha sempre fatto discutere è legato alla misteriosa telefonata ricevuta da Emanuela Orlandi il giorno della sua scomparsa. La ragazza contattò la sorella per raccontarle di una presunta proposta di lavoro da parte dell’Avon, una nota azienda di cosmetici.

Con la storia della chiamata sulla proposta dell’Avon voleva prendere tempo”, ha spiegato l’amico d’infanzia nell’intervista, sottolineando come la vittima “era una ragazza schietta, scaltra e per nulla ingenua“.

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ultimo aggiornamento: 15 Gennaio 2025 17:22

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